posta@acompagna.org

[ Indietro ]

A Compagna > Fotografie > Maggio 2019

Martedì de A Compagna

(clicca sulla fotografia per ingrandirla; poi, se vuoi, salvala per avere una risoluzione maggiore)

Martedì 7 maggio 2019

Francesco Pittaluga è intervenuto sul tema: «Scagni e carrette: gli imprenditori portuali genovesi a cavallo fra Otto e Novecento».

125. Il mondo dell’imprenditoria portuale e commerciale genovese visto attraverso lo “Scagno”, luogo di lavoro che diventa anche “filosofia del lavoro”, teatro e specchio di vita sociale che caratterizza da sempre la realtà commerciale della nostra città. Pur partendo da epoche lontane, se ne esamina la crescita e lo sviluppo nel periodo storico che, fra Otto e Novecento, ne segna la fase forse più rappresentativa; se ne esamina anche il declino fino alla recente trasformazione nelle nuove realtà portuali e commerciali che ne hanno preso il posto ereditandone lo spirito imprenditoriale.
Tutto questo ci sarà raccontato attraverso la documentazione e le testimonianze raccolte da Francesco Pittaluga, console de “A Compagna”, ingegnere aeronautico appassionato di argomenti navali che chiude idealmente con questo argomento il ciclo iniziato con le conferenze sugli Armatori Liguri e proseguito poi attraverso il ricordo del prestigioso passato marittimo di Genova.

Martedì 14 maggio 2019

Mirella Pasini è intervenuta sul tema: «Dai ghetti ai diritti: Istituto Chiossone 150 anni di storia».

82. Nel 1868 venne fondato a Genova l’Istituto dei ciechi ad opera del medico e assessore comunale David Chiossone, a cui è stato poi intitolato.
Dopo la lunga serie di manifestazioni che si sono svolte nel 2018 per celebrare il centocinquantenario, Mirella Pasini, coautrice, insieme con Alberto Giordano, del volume dedicato alla storia dell’Istituto, propone al pubblico de “A Compagna” un percorso da quel lontano 14 maggio 1868 nella storia sociale, urbanistica e amministrativa della nostra città.
Filo conduttore le trasformazioni del “Chiossone” da collegio per giovani non vedenti ad asilo-ricovero per i “poveri ciechi” di fine Ottocento, da ente assistenziale a centro polifunzionale della riabilitazione: una vicenda esemplare per comprendere le trasformazioni delle istituzioni assistenziali dalla filantropia alla beneficenza, dall’assistenza alla stagione dei diritti.
Mirella Pasini è docente di Antropologia filosofica ed Etica della comunicazione presso l’Università di Genova. Ha coordinato ricerche nell’ambito dell’etica pubblica e sociale. Alla figura di David Chiossone ha dedicato il volume La mente e il cuore. David Chiossone e l’etica sociale.

Martedì 21 maggio 2019

Gabriella Airaldi è intervenuta sul tema: «L'aristocrazia genovese, una storia a n dimensioni».

171. Non è facile raccontare la storia dei genovesi, gente nata e cresciuta in una città senza mura e abituata da sempre a muoversi sulle vie del mondo. Per i genovesi e i liguri non esistono frontiere insuperabili. Per conoscerne la storia bisogna seguirli. Tenteremo di farlo e forse alla fine ci troveremo di fronte l’immagine di una città diversa da tutte le altre.
L’analisi del patriziato genovese ci sarà proposta da Gabriella Airaldi, professore ordinario e appassionata e stimata studiosa di medievistica. Conosciuta a livello internazionale, ha ricoperto numerose e prestigiose cariche connesse con la sua attività e ha scritto numerosi libri su argomenti storici.

Martedì 28 maggio 2019

Matteo Sacco è intervenuto sul tema: «Un martedì nel pozzetto: la pallanuoto a Genova, in Italia, in Europa».

51. Il conferenziere di quest’incontro, Matteo Sacco, ci racconta la pallanuoto da tre punti di vista. L’acqua: da ex pallanuotista, atleta azzurro e di A1 nel club, ci parla della sua esperienza nello spogliatoio, con la squadra e in acqua, la preparazione in settimana e la preparazione alla partita. Essere lontani da casa, in giro per l’Europa con la squadra: un concetto di famiglia 2.0. Il giornalista: come cambiano l’approccio, i rapporti con gli ex compagni di squadra. E poi le interviste, i retroscena e i personaggi. Infine l’ufficio stampa della Pro Recco: i grandi personaggi, gli amici ritrovati e la grande pallanuoto internazionale, il Grande Slam, gli allenatori e i giocatori stranieri, le culture differenti ma, come sempre, tutto il mondo è paese.
Matteo Sacco ha iniziato a giocare a pallanuoto a 4 anni circa. È cresciuto nelle giovanili del Bogliasco, sempre nel Bogliasco ha giocato in A1, così come per Chiavari e Imperia. Ha giocato in nazionale sia giovanile sia prima squadra. Dopo aver scritto in cronaca e cultura per Il Secolo XIX ed essere stato telecronista rossoblucerchiato per Telegenova, ha scritto sul Corriere Mercantile, History BBC e Focus Storia. È stato responsabile comunicazione per la Pro Recco Waterpolo 1913 che in quel periodo ha vinto Coppa Italia, Scudetto, Champions League, Supercoppa italiana e Supercoppa europea. Oggi è responsabile della comunicazione per il comune di Portofino, opinionista a Telenord e direttore de Il Nerviese.

[ Indietro ]