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A Compagna > Fotografie > Febbraio 2019

Martedì de A Compagna

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Martedì 5 febbraio 2019

Benito Poggio è intervenuto sul tema: «Da Spoon River: nove interpretazioni di Fabrizio De André».

138. Alla sua uscita, poco più di cent'anni fa, l’Antologia di Spoon River fu un autentico pugno nello stomaco per l’America tutta perché andava contro l’imperante perbenismo. Ebbe un tale successo da rendere ricco l’autore, l’avvocato Edgar Lee Masters, il quale però scialacquò gli ingenti guadagni e finì in miseria in una casa di riposo. Nonostante la censura della dittatura del tempo, ebbe subito grande diffusione anche in Italia, specie tra i giovani. Fu l’americanista Fernanda Pivano a far conoscere Spoon River a Fabrizio De André, che ne restò affascinato. Il cantautore, con l’aiuto e i suggerimenti dell’americanista, rielaborò nove testi e nacque così l’album “Non al denaro, non all'amore né al cielo” del 1971. I personaggi scelti da De André sono simboli sociali, portatori di ribellione e agiscono controcorrente, proprio come lui, il grande e indimenticabile Faber che era nato il 18 febbraio del 1940.
Ci racconterà tutto questo Benito Poggio, docente di inglese al Liceo Mazzini di San Pier d'Arena, e poi al Liceo D’Oria, dove ne divenne vicepreside. Promosse varie attività culturali e curò la pubblicazione degli storici “Quaderni del D’Oria”. Ha pubblicato la traduzione integrale dell’Antologia di Spoon River e alcune raccolte di poesie con testo a fronte in inglese. Dall’ormai lontano 1990 scrive recensioni sul Gazzettino Sampierdarenese.

Martedì 12 febbraio 2019

Osvaldo Garbarino è intervenuto sul tema: «Praepotens genuensium praesidium - Le fortune dei Genovesi costruite nella prima Crociata».

140. Osvaldo Garbarino è architetto professionista impegnato, in particolare, nel restauro dei monumenti. Da anni collabora come esperto di Storia dell’Architettura e Analisi Archeologica degli Elevati, con le Università di Genova e Firenze. La sua conoscenza dell’area medio orientale deriva in particolare dai suoi studi sull'archeologia del Santo Sepolcro di Gerusalemme, iniziati nel 2000 con la tesi di laurea, in parte edita nel 2001 sulla rivista Archeologia dell’Architettura, e sviluppati poi in altri contributi pubblicati a cura dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e del Deutsches Archäologisches Institut (DAI) di Berlino.
Il tema della conferenza, incentrato sulla presenza genovese alla prima Crociata e gli effetti che ne conseguirono per la storia della città comunale, era stato già affrontato in un intervento al convegno internazionale di studi “La Liguria, dal mondo mediterraneo ai nuovi mondi. Dall’epoca delle grandi scoperte alle culture attuali”, svoltosi a Chiavari nel 2006.

Martedì 19 febbraio 2019

Giorgio Bavestrello è intervenuto sul tema: «Il corallo: l’oro rosso del Mediterraneo».

139. Pochissimi organismi marini hanno con l’uomo una storia lunga, complessa e misteriosa come il corallo rosso del Mediterraneo (Corallium rubrum). Da sempre per la sua forma ramificata, la sua consistenza petrosa e il colore sanguigno, questo organismo marino è stato usato per intagliare ornamenti e amuleti magici, afrodisiaci, apotropaici.
A partire dal XIV secolo la lavorazione di questo prodotto del mare ha sostenuto fiorenti economie a Genova, Trapani, Alghero. La storia della pesca e della trasformazione del corallo è altrettanto affascinante di quella della ricerca scientifica su di esso che sta, ancor oggi, svelando nuovi segreti grazie alla possibilità di studiare questo organismo nel suo ambiente.
Ci racconta questa storia Giorgio Bavestrello, professore ordinario di Zoologia nell’Università di Genova e studioso delle comunità a coralli e spugne dei fondi profondi del Mediterraneo. Su questi argomenti Giorgio Bavestrello ha pubblicato oltre 400 articoli scientifici in gran parte su importanti riviste internazionali.

Martedì 26 febbraio 2019

Graziella Martinoli è intervenuta sul tema: «A braccetto con Edoardo Guglielmino, il medico della mala» con la partecipazione di Daniel e del musicista Andrea Incandela.

133. Di professione medico ginecologo, con studio nel centro storico di Genova, Edoardo Guglielmino era soprannominato il Medico della Mala, per l'aver esercitato per decenni a stretto contatto con prostitute e personaggi di malaffare. Nativo di Catania ma genovese di adozione, Guglielmino è stato per due volte assessore al Comune di Genova. Come tale è stato promotore culturale istituendo per il Comune la manifestazione “Sere di Genova”, una serie di spettacoli di intrattenimento musicale e teatrale al Parco dell'Acquasola. È stato poi organizzatore della rassegna teatrale intitolata all'attrice goviana Anna Caroli. Come autore ha scritto diversi romanzi e raccolte di poesia. Fra i suoi titoli figurano anche il libro “La biro del dottore”, che raccoglie articoli da lui pubblicati nel 1968 sul quotidiano genovese Il Lavoro. Tifoso della Sampdoria, ha scritto nel 2004 anche il libro “Storie blucerchiatee”. Questo personaggio genovese e poliedrico ci viene raccontato da Graziella Martinoli accompagnata dalla chitarra di Andrea Incandela.
Graziella Martinoli inizia giovanissima la sua formazione teatrale all’Accademia d’arte drammatica di Vienna; è fondatrice e promotrice di diverse realtà tra cui la rifondazione del Centro Universitario Teatrale di Genova. Produce in veste di regista e attrice innumerevoli spettacoli che approdano a palcoscenici nazionali e internazionali. Attualmente dirige la compagnia “la Pinguicola sulle Vigne” e svolge una intensa attività didattica.
Andrea Incandela, chitarrista, cantante e cantautore, è un originale esecutore delle musiche genovesi che ripropone con la sua chitarra e la sua voce squillante.

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