posta@acompagna.org

[ Indietro ]

A Compagna > Fotografie > Febbraio 2017

Martedì de A Compagna

(clicca sulla fotografia per ingrandirla; poi, se vuoi, salvala per avere una risoluzione maggiore)

Martedì 7 febbraio 2017

Vincenzo Spera è intervenuto sul tema: «Guardando Genova che cambia musica».

83. Vincenzo Spera, genovese d’adozione, nato a Salvitelle, a Salerno, 64 anni fa, ha fatto della sua passione un lavoro: ascoltare e organizzare musica dal vivo. Sposato con Danaury, papà di Mariantonietta e Marco Stefano, Spera opera come promoter in Liguria dal 1974, ma ha avuto anche incarichi e svolto progetti all’estero: Cina, Sud-Est asiatico, Kazhakistan e Spagna.
Ha ideato eventi come l’inaugurazione dell’aeroporto Cristoforo Colombo nel 1986 e lo spettacolo d’inaugurazione delle Colombiane nel 1992. È presidente di Assomusica, membro della Consulta dello Spettacolo del MIBACT e del consiglio di presidenza dell’Agis.
Con questo curriculum è chiaro che Vincenzo Spera ci parlerà di cosa significhi gestire eventi musicali di valenza nazionale e internazionale, quali siano le difficoltà a contattare i grandi artisti e quali gli accorgimenti per la buona riuscita dell’evento.

Martedì 14 febbraio 2017

Alessandro Cavo e Filippo Tagliafico sono intervenuti sul tema: «San Valentino tra dolci e tradizione».

116. Nel 496 papa Gelasio I dedicò il 14 febbraio al santo e martire Valentino, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la precedente festività romana delle lupercalia. Sebbene la figura di san Valentino sia nota anche per il messaggio di amore portato da questo santo, l'associazione specifica con l'amore romantico e gli innamorati è quasi certamente posteriore, e risale probabilmente al Basso Medioevo. La pratica moderna di celebrazione della festa è centrata sullo scambio di messaggi d'amore e regali fra innamorati. Tra i regali spiccano ovviamente le cose dolci, spesso forgiate a forma di cuore.
Di questi aspetti legati alla tradizione e all'attuale pratica di scambio di doni e di dolci ce ne parlerà Alessandro Cavo, quinta generazione di imprenditori nel ramo dolciario, che, con ammirabile intuito, ha riaperto la Pasticceria Liquoreria Marescotti, locale storico nel cuore della Città Vecchia. Ha ricoperto e ricopre importanti cariche in Fepag, in Ascom e in Camera di Commercio, per citarne solo alcune. A portare la propria esperienza anche Filippo Tagliafico, giunto alla quarta generazione di operatori del settore dolciario.

Martedì 21 febbraio 2017

Piero Campodonico e Franco Ghisalberti sono intervenuti sul tema: «Ma siete sicuri di conoscere l’Eneide di Nicolò Bacigalupo?».

136. Non c’è un genovese che non abbia sentito parlare dell’“Eneide” in genovese. Anzi, ce n’è senz’altro più di uno che conosce anche il celebre incipit: “Apenn-a an visto Enea tiâ sciù o mandillo / sciusciase o nazo e mettise a scracâ...”. Ma poi, generalmente, tutto finisce lì. Anche perché, notoriamente, non è che leggere il genovese sia una c osa così facile ed immediata.
Ci ha pensato Franco Ghisalberti benemerito appassionato di tutto ciò che è nostro nonché Premio de A Compagna dedicato a Luigi De Martini del 2012, insieme a Maria Vietz e Piero Campodonico a fornirne una lettura-dizione completa, disponibile all’indirizzo http://www.acompagna.org/varie/eneide.htm ed in DVD. Purtroppo questa fu anche l’ultima fatica, ed anche incompiuta, della cara attrice genovese.
Tutti potranno ora più facilmente conoscere quest’opera tanto umoristica e sarcastica nella quale Nicolò Bacigalupo, attenendosi piuttosto fedelmente a Virgilio, si diverte ad esporre al pubblico ludibrio personaggi dell’epoca che, evidentemente, meritavano di essere messi alla berlina.
E sarà così il caso di spendere due parole proprio sul Bacigalupo al quale non a caso è stata intitolata la via dei due teatri se è vero, come è vero, che si devono a lui i copioni fondamentali della fortuna iniziale di Gilberto Govi (vedi “I Manezzi”). Bacigalupo è anche autore del tuttora così attuale “Canto da rumenta” dal quale, da Marzari a Petrucci a Piero Parodi, hanno attinto in tanti, non sempre ricordandosi di citarlo.

Martedì 28 febbraio 2017

Ariel Dello Strologo è intervenuto sul tema: «L’area del Porto Antico a venticinque anni dall’EXPO, storia di una trasformazione urbana riuscita».

97. L’avv. Ariel Dello Strologo, Presidente della società Porto Antico di Genova S.p.A. dal luglio 2009, racconterà le trasformazioni e lo sviluppo dell’area del porto antico, dalla geniale riqualificazione progettata da Renzo Piano fino al consolidamento attuale di un’area che è ormai diventata un vitale quartiere della città e contemporaneamente il biglietto da visita per i molti turisti che sempre di più vengono a visitare Genova. Sarà l’occasione anche per approfondire le caratteristiche di un modello riuscito di gestione pubblica di un processo di riqualificazione urbana, studiato in tutto il mondo per le peculiarità di gestione che hanno consentito investimenti e sviluppo in una logica contemporaneamente conservativa delle “radici” portuali e innovativa dal punto delle funzioni e destinazioni urbane.
L’avv. Ariel Dello Strologo è nato a Genova il 19 ottobre 1966, è sposato con tre figli. È socio dello Studio Legale De André dal 2004 ed è Presidente della Comunità Ebraica di Genova dal 2015. È stato anche presidente di Fiera di Genova S.p.A. e membro del Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile di Genova.

[ Indietro ]