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A Compagna > Fotografie > Gennaio 2016

Martedì de A Compagna

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Martedì 12 gennaio 2016

Massimo Morini è intervenuto sul tema: «Perché Sanremmo o l’é Sanremmo».

126. « Perché Sanremo è Sanremo! » Questo è il titolo che volle Pippo Baudo per la sigla della 45° edizione del Festival della Canzone Italiana del 1995; questa sigla fu poi riutilizzata in tutte le successive edizioni dirette da Baudo. E questo titolo, in genovese, è stato scelto da Massimo Morini, leader dei Buio Pesto e 15 volte direttore d’orchestra del Festival di Sanremo, per raccontarci mille cose: la musica sanremese, l'orchestra, l'audio, l'organizzazione, le statistiche, gli aneddoti, i conduttori, i cambiamenti antichi e nuovi, il tutto attraverso le sue peripezie sanremesi.
Di Massimo Morini e Sanremo va ricordato che nel 1995 è stato il più giovane direttore d’orchestra della storia del Festival e che ha vinto ben 7 Festival di Sanremo. Ma il suo curriculum va oltre Sanremo: diplomato al conservatorio, ha all’attivo 200 dischi, ha vinto 8 dischi d'oro, ha venduto 2.400.000 copie in tutto il mondo, ed è stato 22 volte in classifica...

Martedì 19 gennaio 2016

Anna Maria Parodi è intervenuta sul tema: «Quattro passi fuori porta: sei percorsi nell’entroterra genovese».

167. Esistono percorsi, pedonali o automobilistici, nell’entroterra genovese che permettono di riscoprire, oltre all’ambiente naturale, musei, fabbriche, laboratori artigiani, manufatti architettonici e unire quindi la conoscenza del territorio a quella di attività che in passato erano state il fulcro dell’economia locale e che avevano dato vita e lavoro a generazioni di abitanti. Anna Maria Parodi, professoressa presso la Facoltà di Architettura, ce ne racconterà sei: la via dell’ardesia: Lavagna e la Fontanabuona, Cicagna Ecomuseo dell’ardesia; la via dell’argento: Campoligure, la lavorazione della filigrana e il museo C. Bosio; la via della carta: Voltri, le cartiere, da Voltri al Santuario dell’Acquasanta, il museo della carta; la via dell’acqua: l’acquedotto della val Bisagno da Prato al Porto Antico, filtri, ponti e sifoni; la via del sale: Porta Siberia, i magazzini del sale e i percorsi di valico, la via della Salata e la via dei Malaspina; la via della seta: i sistemi di lavorazione a telaio dei damaschi e dei velluti a Lorsica e Zoagli.

Martedì 26 gennaio 2016

Francesco Pittaluga è intervenuto sul tema: «1926-2016: S.A.N.A.: novant'anni di volo da Genova verso il mondo».

124. Nella primavera del 1926 iniziavano i collegamenti aerei della “S.A.N.A. – Società Anonima di Navigazione Aerea”, voluta a Genova dal Senatore Rinaldo Piaggio, cui spetta il primato, assieme alla “S.I.S.A.” dei triestini Cosulich, di avere inaugurato il trasporto di linea passeggeri in Italia. A novant'anni esatti di distanza si ripercorrono le vicende di questa Compagnia, sconosciuta oggi ai più e forse dimenticata, ma importante per lo sviluppo che ha saputo dare ai collegamenti aerei del nostro Paese e al nome di Genova in Italia e nel mondo. L’auspicio è che questa vicenda possa essere uno stimolo e un momento di riflessione su quello che si potrebbe realizzare in futuro, andando a rivisitare un glorioso passato non troppo lontano.
Francesco Pittaluga è ingegnere aeronautico, console de A Compagna, storico aeronavale e autore di vari articoli apparsi su riviste del settore e sul Bollettino de A Compagna. È inoltre modellista navale specializzato in transatlantici e traghetti italiani del Novecento e recita nella Compagnia dialettale “I Villezzanti” e in altri sodalizi teatrali genovesi.

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