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A Compagna > Fotografie > Marzo 2023

Le conferenze in Compagna

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Mercoledì 1 marzo 2023

Mauro Balma e Paolo Giardelli sono intervenuti sul tema: «Anni Settanta, agli esordi della Terza Rete RAI in Liguria, sede di Genova» con la partecipazione di Marisa Gazzo.

64. La conferenza ha come tema centrale la riflessione sulla produzione della Terza Rete RAI della Liguria, in particolare su quella fascia della programmazione dedicata alla valorizzazione delle tradizioni popolari della regione.
Mauro Balma, etnomusicologo, ha svolto per cinquant’anni ricerche “sul campo” raccogliendo un’ampia documentazione relativa al repertorio musicale dell’area ligure e delle zone appenniniche di confine.
Paolo Giardelli, antropologo culturale, studioso di tradizioni popolari e comunità rurali, è impegnato in tematiche ambientali e sociali. È autore di libri e filmati, che hanno ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e all’estero, e di una vasta pubblicistica di divulgazione e scientifica.
Marisa Gazzo, come Programmista-Regista, ha realizzato centinaia di programmi TV e radiofonici per la Terza Rete Rai Regionale, fino al 1988, anno in cui passò alla Redazione Giornalistica dove è stata conduttrice dei telegiornali e Caposervizio.

Mercoledì 8 marzo 2023

Gino Dellachà e Luigi Robba sono intervenuti sul tema: «La Robba trasporti: un’eccellenza a San Pier d’Arena».

60. Il tema dell’incontro è la storia di un’azienda nata nella seconda metà dell’Ottocento e attiva fino al 2020, che ha rappresentato con la sua attività di trasporti di merci e di persone una realtà significativa e importante nel panorama delle imprese sampierdarenesi e liguri. Nel corso della testimonianza proposta al pubblico, si racconta anche la storia di una operosa e nota famiglia appartenente ad una San Pier d’Arena che non esiste più.
Dopo circa tre anni dal 1962 al 1964 di lavoro part-time presso la ditta Robba condotta dal padre Serafino, Luigi Robba passa ad occuparsi prevalentemente di attività portuali; dal 1965 ad oggi ricopre incarichi dirigenziali e di consulenza per vari enti pubblici e organizzazioni private, tra le quali Seport spa, Consorzio Autonomo del porto di Genova, Assoporti di Roma, Assiterminal.
Già manager all’Ilva Italsider e libero professionista quale consulente di direzione aziendale, Gino Dellachà fa a tempo pieno il nonno di Francesco, Matilde e Martino cui sottrae ogni tanto un po’ di tempo per collaborare al Gazzettino Sampierdarenese.

Mercoledì 15 marzo 2023

Filippo Aragone è intervenuto sul tema: «Il cappello che cambia la vita: 9/10 del mondo raccontati da un genovese».

80. Filippo Aragone, genovese dalle origini della ex ligure Val Borbera, è un solido professionista di 51 anni che gestisce imprese da molti anni, sia come direttore generale che come consulente esterno. Sposato, ha due figlie adolescenti. Da sempre appassionato di viaggi, dopo molti anni continua a perseguire lo scopo della sua vita: visitare tutti i paesi sovrani del mondo da dilettante! Non perdendo quindi un giorno di lavoro se non con le normali ferie, non tralasciando mai il fulcro della sua vita: la famiglia. Ogni anno si prefigge di visitare 4-5 paesi nuovi, in modo più o meno approfondito. Facendo questo ha sviluppato anche estrema capacità di programmare, con la pazienza di chi sa aspettare. Filippo racconterà alcune delle sue incredibili avventure di questi 171 paesi del mondo che ha visitato, quasi i 9/10 di tutti! “Il cappello che cambia la vita” è il titolo del suo libro di appunti di viaggio, scritti con gli occhi da fanciullo che si sorprende ancora per le bellezze di questo pianeta.

Mercoledì 22 marzo 2023

Raffaele Cecconi e Josè Scanu sono intervenuti sul tema: «Il tango: da De Amicis a Piazzolla». con interventi di di Cristiana Emoli, voce; Marco Battelli, contrabbasso; Simona Vaccari, sax alto; Scuola di Tango Argentino "E.B. Alma Latina asd" di Ermanno Cavo; Alessandro Damiani, attore; scelta letture di Patrizia Detti

146. José Scanu, ambasciatore della musica genovese nel mondo e grande interprete della letteratura paganiniana, spesso eseguita sulla chitarra di Giuseppe Mazzini, dialogherà con Raffaele Cecconi.
Il loro dialogo verterà sulle danze antiche e moderne con approfondimento sulla scrittura musicale del compositore argentino Astor Piazzola, che merita una serie di attenzioni storiche ad oggi insoddisfatte. La parte musicale sarà interpretata dal “Gatsby Trio”, composto, oltre che da Cecconi, dal contrabbassista Marco Battelli, storico presidente del Louisiana Jazz Club, e dalla raffinata polisassofonista Simona Vaccari a supporto dell’affascinante ed eclettica voce di Cristiana Emoli, con letture poetiche curate dall’attore Alessandro Damiani e selezionate da Patrizia Detti.
Si può parlare di Tango, senza vederlo ballare? Il Maestro Ermanno Cavo della Scuola di Tango Argentino “E.B. Alma Latina asd” di Borgo Fornari (Genova) presenterà con Marina Ronco, Franca Bulfon e Piero Timossi un viaggio-flash nella danza del Tango, partendo da un Tango dei sobborghi di Buenos Aires dei primi ‘900 per arrivare ad un Tango d’avanguardia di Piazzolla. A epilogo, il componimento registrato da Roberto Tiranti, cantante di statura internazionale, “Genova, mia Genova” composto da Raffaele Cecconi in omaggio ai luoghi di nascita della città.

Mercoledì 29 marzo 2023

Il Lorenzo Moretto è intervenuto sul tema: «Ampelio, Doctor Antonio, Monet, la Regina Margherita e altre storie di Bordighera».

58. Il relatore, Lorenzo Moretto, socio de A Compagna, appassionato d’arte e di storia di Genova, approfittando dei suoi frequenti e recenti soggiorni a Bordighera si è appassionato delle vicende di quella cittadina e del Ponente ligure. In effetti Bordighera ebbe un passato importante a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento essendo una località turistica frequentatissima dagli inglesi soprattutto nei mesi invernali tanto che aveva più residenti inglesi che bordigotti. Gli inglesi vi fondarono anche il primo Tennis Club d’Italia un anno dopo la fondazione di quello di Wimbledon. Tutta questa passione degli inglesi per Bordighera nacque per un romanzo che il genovese mazziniano Giovanni Ruffini, esule a Londra, scrisse in inglese nel 1855 ambientandolo a Bordighera e che appassionò i nobiluomini e le nobildonne londinesi che corsero a visitare la cittadina apprezzandone il clima per loro esotico. Bordighera conobbe però tanti altri personaggi importanti, dai pittori Monet e Mariani alla Regina Margherita che vi si fece costruire una splendida villa, a Edmondo de Amicis che vi trascorse i suoi ultimi anni. Tutto questo sotto la protezione del patrono Sant'Ampelio che vi giunse dall’Egitto con i noccioli delle palme da dattero.

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