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Martedì in Compagna

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Martedì 5 marzo 2013

Salvatore Vento è intervenuto sul tema: «Trasporto pubblico e qualità urbana a Genova».

L’evoluzione del trasporto pubblico è strettamente correlata con lo sviluppo urbanistico; a Genova, in particolare, data la sua configurazione orografica stretta tra il mare e le colline, tale correlazione si esalta ancor di più: Siamo di fronte ad un vero e proprio anfiteatro collinare tra i torrenti Polcevera (Ovest) e Bisagno (Est); una configurazione urbana che trova nella scelta delle modalità di trasporto una sua immediata verifica: tranvia a cremagliera, funicolari, ascensori. Nasce da qui la rappresentazione di “Genova, città verticale” e degli “amori in salita” cantati da Giorgio Caproni.
Per analizzare questa situazione verrà presentato un documentario – di Salvatore Vento, sociologo e pubblicista, video produzione di Ugo Nuzzo (Video Voyagers) – che prende spunto dal ciclo di trasmissioni realizzate nella primavera del 2011 in collaborazione con AMT le cui puntate sono integralmente visibili su YouTube. Fonte d’ispirazione è stata l’affermazione di Italo Calvino secondo il quale la città è fatta di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato. Nel documentario i docenti della facoltà di architettura di Genova, Annalisa Maniglio Calcagno e Luigi Lagomarsino, descrivono le trasformazioni urbanistiche della città. Saranno illustrati tre luoghi-simbolo dei nuovi quartieri collinari: le “Lavatrici” di Pegli, il CEP di Prà-Voltri, il “Biscione” di Forte Quezzi. Tra le interviste dei protagonisti si segnalano quelle di Fulvio Cerofolini, già tranviere della UITE e di Angelo Sibilla, primo presidente di AMT nel 1965.
Il documentario nasce nell’ambito del format televisivo del programma “Storie” il cui filo conduttore è la costante ricerca del rapporto tra passato e presente e tra memoria e futuro.

Martedì 12 marzo 2013

Silvia Bottaro è intervenuta sul tema: «Il paesaggio dell’entroterra savonese come tema per alcuni pittori di fine Ottocento/metà Novecento: il caso della Scuola dei Grigi».

Il vedutismo ligustico entra in questa conversazione/ricerca sia per la ricostruzione del paesaggio ligure, sia per conoscere alcuni artisti liguri che lo hanno inteso quale “paesaggio d’artista”: perché l’uomo ha riversato se stesso nel paesaggio ed in esso si è rispecchiato fino ad intenderlo quale stato d’animo. Si passa da una acuta osservazione naturalistica e tonale allo studio della luce. La “scuola grigia” trovò sulle rive della Bormida un luogo ideale per creare opere che esaltano, in un certo modo, quel senso di vita naturale, di espansa atmosfericità, tutta presente nella luce, nelle tonalità intime, ricche di poesia interior; così si parlerà, tra gli altri, di Rayper, De Andrade, Issel, Musso in una panoramica di colori, composizioni, brevi commenti. Molti artisti (Peluzzi, Gallo) affrontano il paesaggio quale percezione dell’oltre: sono colpiti dalla bellezza della natura senza tempo, quasi maestosa nella sua silenziosa vastità. Molti quadri racchiudono la poetica del loro autore, altri sono quasi astratti nella loro concretezza, Giorgio Morandi diceva: “Non c'è più nulla di astratto del reale” indagando l’invisibile che si intuisce attraverso le cose.
Silvia Bottaro Debenedetti, laureata in pedagogia presso l’ateneo di Genova, ha svolto la professione di direttore della civica Pinacoteca e Museo di Savona; attualmente è critico e perito d’arte e si occupa di arti visive dell’Ottocento e contemporanee.

Martedì 19 marzo 2013

Luca Zane è intervenuto sul tema: «Genovesi protagonisti della raccolta differenziata».

Il trattamento dei rifiuti è disciplinato da normative che ne stabiliscono gli obiettivi. In quest’ambito l’Amiu, Azienda Multiservizi e d'Igiene Urbana, ha indirizzato la gestione dei rifiuti in modo da favorirne il recupero e la raccolta differenziata, con l’obiettivo di ridurre il volume dei rifiuti, riciclare materie prime e recuperare energia. Per sostenere ed incentivare questo progetto si stanno potenziando in maniera integrata tutte le diverse metodologie operative applicabili, tenendo conto sia delle specifiche esigenze della città sia della sostenibilità economica. Il materiale proveniente dalla raccolta differenziata è trattato nell’impianto di Via Lorenzi a Genova Campi per essere quindi inviato al riciclo presso le imprese specializzare. Luca Zane, responsabile della comunicazione Amiu, ci spiegherà esattamente in cosa consiste la raccolta differenziata e come fare per rendere Genova protagonista del riciclaggio del rifiuto, proprio a pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo impianto Amiu per la raccolta differenziata in via Sardorella, nella zona industriale di Bolzaneto.

Martedì 26 marzo 2013

Pasquale Aurelio Pastorino e Fabio Saccomanno sono intervenuti sul tema: «Masone e la Valle Stura tra cronaca e storia».   Testo dell'intervento

Tre comuni della Valle Stura, Campo Ligure,Masone e Rossiglione, potrebbero diventare un comune unico, nonostante le profonde diversità che si sono sviluppate in sette secoli di storia e che hanno favorito l’insorgere di rivalità e contrasti. Ce ne parleranno Pasquale Aurelio Pastorino, già sindaco di Masone, e Fabio Saccomanno, masonese d’adozione, i quali, partendo dall’origine dei tre paesi, si concentreranno sulle principali caratteristiche della Valle Stura: dall’economia e dall’analisi delle vie di comunicazione si giungerà a discutere della situazione attuale.
In sintesi, la Valle Stura nasce come centro siderurgico, cui si affianca, nel Seicento, l’allevamento del bestiame e l’agricoltura per giungere alla nascita dei cotonifici nell’Ottocento. Sino al XIX secolo la Valle Stura si trova in una situazione di isolamento viario che viene superato con la costruzione della provinciale del Turchino e la ferrovia Genova-Ovada, favorendo così l’arrivo dei villeggianti. Nel contempo si assiste ad una emigrazione verso i centri industriali. L’autostrada arriverà nel XX secolo.
La Valle Stura oggi è reduce della crisi industriale del manifatturiero (Sanson, Cotonificio Ligure, Cerusa), crisi che ha favorito la riqualificazione ambientale e la nascita dei parchi regionali del Beigua e delle Capanne di Marcarolo. Infine, per valorizzare le testimonianze architettoniche e ambientali sono sorti tre musei e sono stati rivalutati i luoghi di pregevole interesse e i percorsi escursionistici.

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