posta@acompagna.org

[ Indietro ]

A Compagna > Fotografie > Gennaio 2022

Martedì de A Compagna

(clicca sulla fotografia per ingrandirla; poi, se vuoi, salvala per avere una risoluzione maggiore)

Martedì 11 gennaio 2022

Lorenzo Moretto è intervenuto sul tema: «Due Annunciazioni e un pezzetto di Paradiso a Santa Maria di Castello».

56. Il relatore, Lorenzo Moretto, socio de A Compagna, è stato per alcuni anni guida volontaria del complesso di Santa Maria di Castello. In questa conferenza saranno illustrati, fra gli innumerevoli quadri della chiesa e del convento, tre veri e propri gioielli pittorici: due tra le tante “Annunciazioni” presenti (Giovanni Mazone e Giusto da Ravensburg) e l’“Incoronazione della Vergine” (Ludovico Brea), capolavoro assoluto, tutti dipinti fra la seconda metà del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, ma tra loro assolutamente differenti. Di essi sarà raccontato quello che rappresentano, come si faceva all’epoca quando i dipinti erano i Testi Sacri tradotti per il popolo per lo più analfabeta, e quanto richiamano di Genova, dei suoi dintorni e dei suoi cittadini

Martedì 18 gennaio 2022

Umberto Curti è intervenuto sul tema: «Il cibo in Liguria dalla preistoria all’età romana».

71. Nella conferenza viene proposta una “storia” dell’alimentazione in Liguria dai primi insediamenti fino alla romanizzazione cercando di restituire vividamente, attraverso l’alimentazione (ricca d’aspetti simbolici), i giorni le opere i bisogni, ma anche i riti e gli afflati, di uomini vissuti centinaia o migliaia d’anni fa, e pure a noi vicini. Verranno approfonditi aree e luoghi significativi circa i commerci, la pesca, la pastorizia, l’agricoltura. Emerge una terra difficile, ma mediterranea, ieri affascinante quanto oggi, e un popolo coraggioso che sin dalle origini riconobbe a natura, monti, e acque una sacralità profonda che ci commuove.
Il relatore, Umberto Curti, si occupa di etno-gastronomia e di marketing turistico. Profondo conoscitore della Liguria, ha specializzato l’attività sui giacimenti mediterranei, vini, olii, farine, pesto. Attivo in molteplici iniziative di gastronomia ligure, ha raccolto i contenuti di questa conferenza in un libro, dallo stesso titolo, che si aggiunge agli altri suoi numerosissimi scritti.

Martedì 25 gennaio 2022

Annalisa Maniglio Calcagno è intervenuta sul tema: «Le crose d’Albaro: ieri e oggi».

106. Il termine genovese creuza è intraducibile: per questo useremo il termine crosa. Le crose sono stretti percorsi di accesso a poderi agricoli, cinti da mura, che definiscono le proprietà. In Albaro si individuano con chiarezza nell’alternanza di colline e piccole valli perpendicolari alla costa, poiché il dolce crinale delle vallette è segnato dalle crose. Accanto ai piccoli possedimenti, ancora frazionati, sono presenti le nuove grandi ville, a blocco chiuso, con tetti a padiglione, con giardini lungo il pendio; nelle planimetrie del 1898, di Miche Poggi, abbiamo l’ultima immagine del paesaggio di Albaro e delle sue crose. Gli interventi del ’900 hanno trasformato completamente l’originale morfologia dei luoghi e l’antico e caratteristico tessuto storico. L’assetto naturale dei luoghi è ormai completamente mutato come il paesaggio e le funzioni delle crose di Albaro e degli antichi percorsi – di altri tratti di storiche crose – che si sviluppano alle spalle della città storica, a ponente come a levante. Sono anche quelle crose che percorriamo ancora, che aprono grandi vedute, che dobbiamo saper leggere per poter conservare importanti tracce storiche di un passato di grande interesse e valore paesistico.
La relatrice, Annalisa Maniglio Calcagno, è professore ordinario ed emerito di Architettura del Paesaggio. È stata Pro-Rettore dell’Ateneo genovese e Preside della Facoltà di Architettura nel periodo 1997-2003. È autrice di numerosissimi lavori scientifici e di svariati libri.

[ Indietro ]